La Filosofia

IL RAPPORTO

Il minimo comun denominatore, il fil rouge che collega tutti i miei manufatti, è il profondo amore per la materia. Il rapporto che ho con il bosco, e con l’albero in particolare, mi lega alla materia con una connessione profonda, difficile da spiegare a parole.

Anche le penne e le matite in legno che realizzo sono frutto di questa intimità con il legno.

Io e un abete bianco (Abies Alba) in val di Sella, Trentino 

LA MATERIA

Tutti gli strumenti da scrittura che realizzo, penne e matite, sono frutto di un certosino lavoro di recupero della materia. L’idea di fondo è che la materia si racconti e che la narrativa di questo racconto siano le singolarità, i nodi e le zone di compressione di ogni singolo albero che ho recuperato.

Questo mi da modo di dare nuova vita a piccolissimi e preziosi ritagli di materiale che altrimenti verrebbero persi e quindi sprecati.

Tutte le penne sono realizzate legni nazionali che ho recuperato personalmente (abbattimento per manutenzione del bosco, abbattimento a causa di malattie o di situazioni di pericolo). Sia alberi comuni, ma raccontati prendendo in considerazione parti molto singolari dell’albero, sia alberi piuttosto rari ed inusuali o radiche pregiate.

Nonostante abbia da parte anche moltissime essenze esotiche recuperate qui e là da ebanisti, per motivi etici non acquisto materiale proveniente dall’estero. Questo poiché in molti paesi le foreste non vengono gestite in maniera equa e non voglio contribuire allo sfruttamento delle risorse dei paesi più poveri.

La selezione di legni per la realizzazione delle penne

LE TECNICHE

Ogni singolo strumento da scrittura, penna o matita, è realizzata a mano libera al tornio da legno. Le tirature sono limitatissime (da un minimo di 10 esemplari fino ad un massimo di 50 esemplari), il che rende questi strumenti ancora più unici. Le tecniche utilizzate sono antiche ed appartengono principalmente alla storia della liuteria del ‘500, del 600 e del ‘700. Queste tecniche prevedono l’utilizzo di materiali naturali come la gommalacca o la cera d’api, che l’uomo usa da diversi secoli (in alcuni casi anche migliaia di anni). Questi ingredienti rispettano l’ambiente ed hanno un fascino trasversale, poiché raccontano la storia della lavorazione della materia sin dai tempi più antichi.

Un momento della realizzazione di un matitone in legno

TRADIZIONE ED INNOVAZIONE

L’innovazione si nasconde dietro ad una gomma naturale. Una tecnica nuova ed inedita su cui lavoro da più di un anno. Sto tenendo segreto questo materiale oramai da tempo. Questa sostituisce le resine sintetiche che sono incredibilmente aggressive per l’ambiente e il cui assorbimento richiede centinaia di anni. La filosofia dietro a questo lavoro è quella di ridurre gli ingredienti e di semplificare le lavorazioni, al fine di avere un oggetto molto più rispettoso dell’ambiente.

Una serie di finiture naturali (olio di lino lavato ricetta del 1500, olio di papavero, gommalacca decerata etc)

LE MECCANICHE

Le meccaniche scelte per la realizzazione degli strumenti da scrittura sono di altà qualità e fanno uso di inchiostri di livello come il Beaufort o il Parker per quanto riguarda le penne a sfera e le penne roller.

Le penne stilografiche beneficiano dei pennini laccati in oro della Beaufort e di tutta una serie di pennini di alta qualità della Bock, azienda tedesca leader del mercato nel settore dell’alta qualità.

CUSTODIE

Anche le custodie sono realizzate da me e cucite a mano con una tecnica antica (“il passo cavallo”). 

 

RICONOSCIMENTI

Nel 2020 il mio lavoro sugli strumenti da scrittura, ed in particolare le penne, è stato pubblicato sulla rivista Giapponese “Rinascimento”. E’ sicuramente stata la gratificazione più grande poiché in Giappone il livello di artigianato è uno dei più alti del mondo ed essere pubblicato con un lungo articolo, che ha colto tutto il lavoro di ricerca e di innovazione fatto sulle penne, è stato motivo per me di grande orgoglio.